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  • Writer's pictureKatia Losito VocalCoach

Sollevare il palato molle nel canto: perché è importante e come si fa





Quella di sollevare il palato molle, è una fase cruciale nel canto. Se prendi lezioni di canto, o ne hai presa qualcuna in passato, ti sarai forse sentito dire frasi del tipo: solleva il palato molle, immagina un uovo in bocca, prova a fare un sorriso interno, etc.

Perché è importante sollevare il palato molle nel canto?


E’ importantissimo sollevare il palato molle nel canto se non vogliamo che il suono diventi nasale. Infatti un palato basso, rappresenta una sorta di ostacolo alla risonanza della voce, che, invece di convogliare direttamente nella sola cavità orale, va a finire anche in quella nasale. Il risultato è un timbro stridulo e lagnoso, la perdita dell’intelligibilità, e la scarsa proiezione del suono.




Ben lo spiega il prof. Franco Fussi, nel suo articolo “La voce nel naso” quando afferma che “la sensazione è di un suono che rimane “dentro” il cantante. Questo perché, come abbiamo detto, la nasalizzazione aggiunge al suono frequenze di antirisonanza, riducendo fortemente le intensità delle armoniche del suono emesso che ad esse corrispondono, con una significativa diminuzione di “portanza” dell’emissione (voce ottusa, indietro) e creando inoltre una distorsione vocale con perdita di intelligibilità.”Potete consultare l’intero articolo "La voce nel naso" cliccando qui.

Avere il palato molle sollevato, permette invece alla voce di risuonare correttamente attraverso la cavità orale, acquisendo proiezione e quindi potenza dal punto di vista dell’udibilità. Oltre ad un notevole arricchimento degli armonici e ad un miglioramento della qualità timbrica.


Come si fa a sollevare il palato molle nel canto?

Per rispondere a questa domanda, e capire come si fa a sollevare il palato molle, dobbiamo dare prima uno sguardo al ruolo del palato molle nelle fasi della deglutizione. Non voglio annoiarti con inutili nozioni sull’anatomia, ma se continui nella lettura scoprirai qualcosa di interessante sull’uso della voce, soprattutto a livello pratico.

Quando deglutiamo, la laringe si alza, l’epiglottide si distende in modo da formare una specie di ponte al di sopra della laringe stessa, e coprendo le vie respiratorie in modo da proteggerle, permette al bolo alimentare di transitare direttamente lungo l’esofago verso lo stomaco. Cosa fa in questa fase il palato molle? Il palato molle si abbassa verso la laringe in modo da non permettere che il cibo vada a finire nelle cavità nasali.

Per comprendere meglio questo processo ti invito a guardare il video qua sotto. Le immagini spiegano più di mille parole. Nel visualizzare il video, presta particolare attenzione al movimento del palato molle in coordinazione con quello della laringe. Osserva bene perché poi ti faro una domanda.



Interessante il video vero? Adesso vediamo se sei riuscito ad individuare il movimento del palato molle in accordo con quello della laringe. Qual’è la posizione del palato molle, quando la laringe si solleva per far passare il cibo? Esatto!!! Il palato molle è completamente abbassato. E' degno di nota che nella fase iniziale della deglutizione, durante lo stadio faringeo, il palato molle si solleva al passaggio del bolo alimentare. In questa posizione, puoi notare nel video che, la laringe è ancora in posizione neutra o stabile. Nella fase successiva, quando il bolo oltrepassa il palato molle, la laringe si alza verso l'epiglottide. In accordo con questo movimento laringeo verso l'alto, il palato molle si abbassa completamente per agevolare la spinta del cibo verso l'esofago.

A questo punto vorrai chiedermi: che c’entra tutto questo con il canto?



Theodore Dimon, nel suo libro “Your Body, Your Voice - the key to Natural Singing and Speaking” a pag, 81 e 82, spiega chiaramente come una laringe bassa o neutra e gola aperta, sono strettamente connessi con il palato molle sollevato. A pag 82, egli spiega chiaramente che quando cantiamo con il palato molle abbassato, questo è associato a una laringe alta e gola stretta. In questa condizione, la voce risuona anche nelle cavità nasali, e risulta essere forzata e stridula per effetto dell’innalzamento della laringe e della costrizione della gola. Una gola stretta condiziona negativamente anche la respirazione, semplicemente perché ne impedisce la libera fruizione. Viceversa un palato molle sollevato è associato ad una laringe più bassa o neutra e ad una gola aperta, e crea le condizioni ottimali a livello risonanziale, timbrico, muscolare e respiratorio, con grandi risultati sulla proiezione e la potenza del suono. In due parole, cantare diventa un atto facile e naturale.


Ma come facciamo quindi a sollevare il palato molle?

Sarai d’accordo con me che non esiste mica un pulsate in cui … Paaaaaammmm “palato molle sollevati” . Abbiamo però appena scoperto qualcosa di interessante. Se la laringe è bassa, il palato molle è alto e viceversa. Questi due organi si muovono insieme e in modo opposto. Come abbiamo visto, questo meccanismo è primariamente un processo di difesa del nostro corpo che fa muovere laringe e palato molle l’uno verso l’altro in fase di deglutizione, chiudendo l’accesso del cibo sia alle alte vie respiratorie (palato molle basso) che alle basse vie respiratorie (laringe alta). Quando invece sbadigliamo o prendiamo un largo respiro, questo movimento è al contrario, ovvero, il palato molle è alto e la laringe è più bassa.

Ma ancora non ci siamo. Perché quando sbadiglio o prendo un lungo respiro, sto ovviamente incamerando aria, sto inspirando. Mentre il canto è fondamentalmente un atto espiratorio, ovvero emettiamo i suoni sull’aria che esce non su quella che entra.

Possiamo allora influenzare il movimento del palato molle a partire dalla posizione della laringe? Certo!!! Perché se riusciamo a tenere bassa o neutra la laringe allora il palato molle sarà alto. Il metodo di canto della voce mista o mix che ho importato dagli Stati Uniti si basa proprio sui meccanismi della laringe, o meglio sul far si che ci sia una produzione vocale cantata a laringe neutra o stabile. Laringe neutra o stabile = palato molle alzato!

Come posso influenzare la posizione della laringe? Ci basta saper articolare le vocali in modo corretto oltre a qualche ulteriore trucchetto, come quello dell’utilizzo dei cosi detti suoni temporanei, per familiarizzare con la giusta sensazione vocale che ci dice che la laringe è stabile e di conseguenza il palato molle è sollevato. L’idea è quella di insegnare alla voce come emettere un suono corretto, attraverso degli esercizi personalizzati, costruiti dall’insegnate di canto in base a come ciascun alunno usa la voce stessa. Attraverso l’allenamento costante, avviene una vera e propria riprogrammazione della memoria neuromuscolare della voce. Questa riprogrammazione, lo voglio ripetere, avviene attraverso un allenamento fatto principalmente sugli esercizi .Per approfondire l'argomento vedi l'articolo "Imparare a cantare: esercizi vs canzoni" cliccando qui. Quando la voce memorizza ciò che di corretto deve fare con gli esercizi, allora quella sensazione corretta verrà trasferita praticamente automaticamente anche sui brani.

Nel mio metodo , la corretta articolazione delle vocali ha un ruolo fondamentale ai fini di una corretta emissione vocale a laringe stabile con conseguente palato molle sollevato. Lo stesso Theodore Dimon a pag 82 del suo libro, indica come scurire un po le vocali , ci permette di ottenere una laringe stabile ed il cosi detto suono “coperto” . Per esempio, spesso noto come molti cantanti iperarticolano le vocali in orizzontale, non curandosi del fatto che questo incoraggia la laringe a sollevarsi ed il palato molle ad abbassarsi. Una “A” articolata, come spesso viene consigliato, verso un largo sorriso, non incoraggia la stabilità della laringe. Al contrario una “A” pronunciata a bocca neutra con proiezione in verticale piuttosto che in orizzontale, incoraggia una posizione laringea stabile ed un palato molle sollevato, con il bellissimo risultato di avere un suono qualitativamente migliore dal punto di vista timbrico e armonico: il cosi detto suono “rotondo”.

Qual’è quindi il modo corretto di pronunciare le vocali nel canto? E come queste influenzano il corretto o lo scorretto uso della voce?

Rimanete sintonizzati sul mio blog, perché su questo farò parlare i grandi della voce lirica italiana e uno dei massimi esperti di tecnica vocale a livello mondiale.

Nel frattempo se volete avere una dimostrazione pratica di come questo metodo agisca sulla vostra , potete contattarmi e prenotare una lezione di canto.

Katia Losito

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